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Bollette TARI – secondo semestre 2024

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Bollette TARI – secondo semestre 2024

Nei 13 comuni per i quali Ambiente Servizi gestisce anche il servizio di tariffazione*, iniziano ad arrivare in questi giorni le bollette TARI riferite al secondo semestre 2024.

 

Rispondendo ad alcune perplessità di chi ha già ricevuto la bolletta ed anticipando i dubbi di coloro che le riceveranno tra fine febbraio ed inizio marzo, desideriamo fornire indicazioni relative a ciò che ha influito sulle differenze riscontrabili rispetto a bollette precedenti. Ad incidere maggiormente sul totale della propria bolletta è il diverso sistema di attribuzione dei costi del servizio all’interno dei PEF (il Piano Economico Finanziario, una sorta di “preventivo” dei costi per il servizio), approvato per ciascun comune da Ausir, l’ente regionale che vigila e verifica la corretta esecuzione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e l’attribuzione dei costi ad essa relativi. Rispetto al metodo utilizzato per le bollette 2023 infatti, i costi 2024 sono “distribuiti” in modo diverso tra fissi e variabili, attribuendo maggior peso a quelli variabili.

 

Questo metodo è coerente con i principi nazionali ed europei ed è conforme con il metodo tariffario (MTR2) deliberato da ARERA, l’autorità nazionale di regolazione per energia e rifiuti. L’effetto che si genera con la nuova distribuzione dei costi, è che in bolletta c’è una minore incidenza dei costi fissi calcolati sui metri quadri dell’abitazione ed una maggiore incidenza dei costi variabili che dipendono dai servizi fruiti (svuotamenti del secco, servizio di raccolta stradale dell’umido) e dal numero di componenti del nucleo familiare (che determinano più rifiuti prodotti). A parità di metri quadri, numero di componenti e servizi utilizzati, si noterà pertanto una diminuzione della prima voce ed un aumento delle altre.

 

I nuclei familiari meno numerosi ed in abitazioni più grandi avranno pertanto minori aumenti (o addirittura diminuzioni) rispetto a nuclei familiari più numerosi in abitazioni di dimensioni più contenute. In estrema sintesi quindi, le differenze che si riscontrano confrontando una bolletta dello stesso periodo del 2023 e del 2024, sono dovute in minima parte ad aumenti legati ai servizi, che l’azienda, fortemente impegnata in progetti ed efficienze organizzative, ha limitato al 3,6% medio nei comuni del proprio bacino (per maggiori servizi e aumenti nei costi di trasporto e trattamento dei rifiuti).

 

Un aumento decisamente limitato se rapportato all’inflazione “post Covid” e ad aumenti di altri settori. La vera ragione delle differenze invece è in maggior misura il diverso sistema di attribuzione dei costi che si allinea, oltre che alle indicazioni di legge, ai princìpi secondo cui “non è la casa a produrre rifiuti” ma è “chi più inquina (produce), più paga”. Ovviamente l’azienda è a disposizione per ogni ulteriore informazione e precisazione utile a capire ed interpretare correttamente le singole casistiche, che possono a volte essere influenzate da circostanze ancor più particolari.

 

*I comuni per i quali Ambiente Servizi gestisce il servizio di tariffazione (che comprende la stampa e l’invio agli utenti delle bollette oltre alla gestione dei solleciti) sono: Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Chions, Cordovado, Fiume Veneto, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Pravisdomini, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone Arzene, Zoppola.