A Parigi Ambiente Servizi ha ottenuto la conferma del Ceep-Csr Label 2016/17, massimo marchio per le aziende che, operando nei servizi pubblici

La cerimonia di consegna è avvenuta alla Caisse des dépôts et consignations.

Per la terza volta di seguito, Ambiente Servizi ha ottenuto il Ceep-Csr Label, massimo marchio per le aziende che, operando nei servizi pubblici, si distinguono nell’applicazione degli standard europei sul comportamento sociale d’impresa.

La cerimonia di consegna è avvenuta a Parigi, alla Caisse des dépôts et consignations.

«Siamo fieri del riconoscimento – ha commentato il presidente Isaia Gasparotto, ricevendo l’attestato dalle mani di Pascal Bolo, presidente di Ceep Francia, – perché per una società come la nostra, che opera in un settore primario per i cittadini e per l’ambiente, la responsabilità sociale è una straordinaria opportunità di crescita».
Il marchio Ceep Csr è assegnato a 25 aziende europee sulla base di 57 criteri di giudizio. Significa prestare attenzione, nella gestione quotidiana, ai cosiddetti “portatori di interessi” e alle conseguenze economiche, sociali e ambientali. Quest’anno, le società premiate provengono da Gran Bretagna, Portogallo, Germania, Francia, Spagna, Svezia e Italia (quattro).
La società per azioni sanvitese, a totale capitale pubblico, eroga servizi d’igiene ambientale in 22 comuni del Pordenonese, per circa 160 mila abitanti, base Usaf di Aviano compresa.
Dal 2012 è stata avviata Eco Sinergie, che si occupa di riciclo e riuso del materiale raccolto altrimenti destinato alla discarica. I risultati: 81,20 per cento di differenziata (dato 2015, contro l’80,70 del 2014). Secondo il rapporto Ispra 2015, a fronte dei 213,95 euro per abitante registrato in media in Italia, il costo nel bacino di Ambiente Servizi si è fermato a 93,90 euro, cifra rimasta invariata negli ultimi 5 anni. Grazie a Eco Sinergie, ha evidenziato il presidente, «sono stati evitati circa 122 milioni di chili di anidride carbonica equivalenti. Come se non si fossero mosse circa 27.000 utilitarie».